"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 8 novembre 2010

IL GRANDE BUE MUSCHIATO



Tozzo, dalle zampe corte, infagottato nel suo manto peloso, il bue muschiato sembra fatto apposta per il Grande Nord. Questo ruminante, parente stretto dei bovini, vive in branchi e pascola volentieri nella tundra, raschiando la neve con i larghi zoccoli per scovare muschi e licheni nascosti sotto la superficie.




I maschi, che pesano anche 400 kg., hanno uno spirito di gruppo assai sviluppato. Per difendersi dai lupi, i loro maggiori predatori, formano un cerchio intorno alle femmine e ai piccoli per proteggerli e poi affrontano il nemico con le corna, lunghe e aguzze. I maschi combattono anche tra di loro per sedurre le femmine nella stagione degli amori, verso la fine dell’estate. In questo periodo emanano un odore molto forte che serve ad attirare le compagne: è il muschio, da cui deriva il loro nome.




Il vello del bue muschiato è come un caldissimo maglione di lana, molto fitta, trattiene il calore. In compenso non sopporta la pioggia: i peli bagnati gelano con il ritorno del freddo e l’animale può morire di ipotermia. In buoi muschiati rinnovano la pelliccia ogni estate, durante la stagione della muta. I vantaggi di questa pelliccia, che ha peli lunghi fino a 90 cm., ha fatto rischiare l’estinzione alla specie per l’eccessiva caccia. Oggi il bue muschiato è una specie protetta; vive alla stato brado in Alaska e in Canada, in particolare nell’isola di Banks, dove si contano 68.000 individui. Nel 1970 è stato reintrodotto in Siberia.



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