"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 9 giugno 2014

TRE ISOLE E UN EREMO - LE ESCURSIONI DEL RADUNO



Per questo raduno si sono programmati due itinerari per i due giorni a disposizione. Il primo giorno sabato 24 Maggio ci si è mossi lungo il tragitto segnato in rosso dal numero 1 al 21 di 21 km. Il secondo giorno domenica 25 Maggio di soli 12 km dal numero 1 al 6 e ritorno fino a raggiungere Caldè con rientro nel primo pomeriggio. Le operazioni di imbarco dei numerosi kayak da punta San Michele ci hanno impegnato per una mezzora abbondante. 



La prima costruzione incontrata sul tragitto di sabato è il Forte di Cerro. Abitazione ora privata che un tempo ospitava due batterie di cannoni e due ordini di feritoie per fucili oltre ad una terrazza anch’essa armata. Insieme al Forte San Michele proteggeva l’ingresso al porto di Laveno ritenuto strategicamente fondamentale per mantenere il possesso del lago Maggiore. 



Al chilometro 5 del percorso troviamo poi l’Eremo di Santa Caterina del Sasso. L’Eremo costruito nel 1195 per celebrare la Santa, deve il suo nome all’episodio della caduta di cinque massi ‘ballerini’ che lo sovrastavano e che nel cadere rimasero conficcati nella volta della chiesa senza distruggerla e che poi vennero rimossi nel 1910. La chiesa è impreziosita da cicli di affreschi raffiguranti episodi relativi alla vita dei santi, ed ha la particolarità di essere stata frequentata nei secoli da numerose e diverse congregazioni religiose. Notevole la vista che da esso si apre sul Verbano. 


Si svolta poi per giungere alla prima isola, l’isola Bella ancora in gran parte appartenente alla famiglia Borromeo, seguita poi dall’Isola dei Pescatori e dall’Isola Madre più alcuni isolotti minori. L’insieme delle isole costituisce l’arcipelago delle Borromee. Noi ci siamo fermati per la sosta panino di mezzodì su quella dei Pescatori che risulta l’unica stabilmente abitata e densa di attività commerciali, negozietti, barche di pescatori, ristoranti. Inoltre è dotata di una spiaggia libera dove si può comodamente appoggiare i kayak. 


Dopo esserci radunati per la traversata da Punta della Castagnola a Cerro siamo tornati a Punta San Michele. La giornata è volata e nelle camerate poi la stanchezza per alcuni “si è fatta sentire”. Il secondo giorno partenza con calma e si è puntato Caldè paese la cui costa è occupata dai resti di insediamenti industriali destinati alla lavorazione della calce. Numerose le fornaci che si incontrano in questa zona. Il resto della costa in questa direzione è occupato da ville private e relativo giardino. 


 

Al rientro caricati i kayak sulle auto si è rientrati verso la sede nautica del CK90 dove si è arrivati in serata. In sintesi grazie al CK90 e a Sullacqua per aver organizzato un week-end meraviglioso in posti dal paesaggio unico, ricchi di storia e di tradizioni! Arrivederci al prossimo anno! 



Testo del Luis (Inuit del Lario)

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