"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 13 gennaio 2014

IL REGNO DEL QAJAQ (3)


Un fenomeno che sembra danneggiare più l’occhio umano di quello animale è il cosiddetto “white-out”, ovvero “cecità bianca”, a causa del quale l’uomo, perdendo ogni percezione visiva della profondità, risulta incapace di camminare su un terreno lievemente accidentato. Il “white-out” è dovuto a due fattori: alla luce riflessa dal terreno uniformemente ricoperto di neve e all’illuminazione diffusa filtrata da uno strato di nubi. Sono queste le condizioni che provocano, soprattutto se protratte nel tempo, la cecità da neve, con relativi gravi danni alla vista. 




In estate e in autunno, quando sono presenti sia larghi tratti di banchisa, sia ampi specchi di mare libero, si forma una nebbia detta “d’incontro”, presente nell’arcipelago canadese nonché lungo le coste della Siberia per non meno di 30-40 giorni all’anno. Fenomeni molto curiosi, visibili soltanto alle latitudini settentrionali sono quelli degli aloni solari e dei pareli ovvero immagini multiple del sole. Queste visioni talvolta si manifestano contemporaneamente: l’immagine vera del sole appare centrale, circondata da due aloni, cioè fasce circolari luminose e concentriche. Accanto all’alone centrale possono apparire, paralleli all’orizzonte, altri due dischi lucenti; nel caso appaiono tre soli, uno di essi lambisce l’orizzonte. 



Raramente il fenomeno può comprendere l’immagine di quattro soli oltre a quella reale (in questo caso i soli riflessi sono disposti nei quattro punti cardinali). Aloni e pareli sono l’effetto della deviazione subita dalle radiazioni luminose nell’attraversare cristalli di ghiaccio sospesi nell’atmosfera. Lo stesso fenomeno avviene per la luna, che si circonda di aloni e immagini multiple, chiamate in questo caso paraseleni. Entrambe le visioni, siano esse diurne o notturne, possono avere una durata variabile da pochi minuti a qualche ora. 



Fonte: Il meraviglioso universo del grande Nord.

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