"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 9 settembre 2013

IL PIOVANNELLO, UN OSPITE DI PASSAGGIO


Appartiene all’ordine Charadriifomes, famiglia Scolopacidae. Il suo nome scientifico è Calidris ferruginea. Taglia simile al Piovanello pancianera (18-19 cm), ma con collo, becco e zampe più lunghi. In volo è riconoscibile dall’ampia banda bianca sopra la coda. Il piumaggio giovanile e invernale appare grigio sul dorso e bianco sul ventre, nel periodo riproduttivo prende un caratteristico rosso (a cui deve il nome scientifico) sia sul dorso che sulle parti inferiori, le ali sono grigie.



Nidifica nella fascia costiera artica, sfruttando i margini delle paludi temporanee create dallo scioglimento estivo della neve e dello strato superficiale del terreno; quando i giovani sono in grado di volare si spostano sulle rive dei fiumi o sulle coste. In migrazione sosta nelle zone umide costiere, quali spiagge e estuari, o interne, come paludi e lagune. La sua dieta è principalmente a base di invertebrati, che cerca immergendo il becco nelle acque basse e paludose, camminando e corricchiando. E’ in grado di accumulare rapidamente una grande quantità di grasso prima di compiere la migrazione (quasi raddoppiando il peso), così da percorrere più di 3800 km in volo continuo. 




Specie artica, nidificante in Siberia; al di fuori della stagione riproduttiva frequenta un’ampia zona che va dalle coste atlantiche in Europa e Africa, fino all’Oceano Indiano e alla Nuova Zelanda, le zone più settentrionali di svernamento sono rappresentate da Iraq e Israele, con pochi individui in Europa sud occidentale. In Italia è migratore regolare e raramente lo si trova come svernante. In Lombardia, benché raro, è possibile avvistarlo in migrazione nelle zone umide e nelle risaie. Le stime invernali indicano una popolazione principale svernante in Africa nord occidentale, composta da circa 150.000 individui. Le popolazioni di passo in Europa mostrano ampie oscillazioni numeriche, con picchi di abbondanza ogni 3-4 anni. In Italia durante le migrazioni passano diverse centinaia di individui, soprattutto nelle zone costiere dell’alto Adriatico. 



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