"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 4 marzo 2013

LA CURA DELL’ATTREZZATURA



Una regola fondamentale per ogni canoista dovrebbe essere l’avere cura della propria attrezzatura tecnica, per mantenerla sempre in buona stato ed efficiente. Per mantenere in buoni condizioni il proprio kayak bastano pochi semplici accorgimenti. E’ molto importante che l’interno dello scafo (e specialmente il pozzetto) rimanga pulito, bisogna quindi fare attenzione che, entrando nel kayak, non vi si introducano fango, sassolini o sabbia che danneggiano il materiale del kayak. Dopo ogni utilizzo, il kayak va pulito all’interno in modo da eliminare completamente tutto lo sporco che abbiamo portato nel pozzetto ad ogni imbarco. Lo scafo può essere semplicemente pulito con acqua e magari con sapone neutro. Inoltre i tappi dei gavoni vanno sempre sciacquati con acqua dolce in quando il sale rovina e distrugge la gomma di cui sono fatti. 




E’ buona regola non trascinare il kayak sul terreno, soprattutto se roccioso; controllare che la bulloneria non sia arrugginita; controllare che le maniglie e le cime tientibene siano in perfette condizioni; verificare che il meccanismo di timone e deriva funzioni perfettamente; verificare la tenuta stagna dei gavoni. 





Anche l’abbigliamento tecnico ha bisogno di cura e manutenzione. Regola fondamentale è quella di sciacquare o lavare gli indumenti (muta, scarpette, paraspruzzi, giacca d’acqua, salvagente..) con acqua dolce dopo ogni utilizzo specialmente se abbiamo pagaiato in mare (il sale è molto dannoso se non viene rimosso subito). Bisogna poi farli asciugare evitando l’esposizione diretta a i raggi solari o a fonti di calore troppo intenso. Il materiale va risposto solo dopo una completa asciugatura e mai lasciato per lungo tempo in ambienti umidi o chiuso in borse che non consentono l’areazione.


Alcuni tessuti usati per l’abbigliamento tecnico da kayak si rovinano seriamente se lasciati piegati: la soluzione ideale consiste nell’appendere il guardaroba canoistico in un armadio. Affinché rimangano morbide, le eventuali parti in lattice della giacca d’acqua stagna vanno lubrificate con liquidi o spray al silicone: la rottura infatti si verifica quando questo materiale perde la sua elasticità. Le parti in velcro devono rimanere sempre pulite, con le due strisce corrispondenti sovrapposte, in modo che il maschio non si attacchi ad altri indumenti, danneggiandoli. I capi in neoprene vanno controllati regolarmente per intervenire con la colla specifica in caso di abrasioni e tagli. Particolare attenzione va rivolta al corda da lancio e alla cima di traino, che devono essere controllate regolarmente per intervenire con tempestività. Dopo ogni utilizzo vanno lavate con acqua, per eliminare il sale ed eventuali residui di sabbia e terra, e fatte asciugare fuori dal sacchetto, ma protette dai raggi diretti del sole.


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