"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 16 aprile 2012

PAGAIARE IN AVANTI (parte prima)


Pagaiare significa cercare un punto fisso in acqua e trasformarlo in spostamento del kayak. I colpi effettuati con la pagaia devono tramutarsi in manovre del kayak. Dalla pagaiata in avanti allo spostamento laterale, all’eskimo, bisogna sempre cercare di bloccare la pala nell’acqua come se la si conficcasse nella terra. Ogni volta che cercheremo di ottenere uno spostamento del kayak per mezzo della pagaia dovremo aver sempre ben chiaro questo concetto fondamentale.




La pagaiata in avanti è il colpo di pagaia che ci permette di raggiungere al meglio l’obiettivo di spostarci in avanti. Probabilmente sarà il primo colpo di pagaia che impareremo e… probabilmente anche l’ultimo che finiremo di imparare. Si dovrà cercare un punto fisso in avanti e lì cercare di fare scivolare il kayak. Nella sua reale applicazione saranno tantissime le variazioni al colpo ideale.




Correnti, vento, onde, instabilità del kayak e altre innumerevoli circostanze ci porteranno ad adottare un colpo che si allontanerà dal modello ideale. Ricordatevi sempre che nella catena acqua-pagaia-kayaker-kayak si dovranno limitare i momenti in cui possa venire sprecata energia.




In questo modo, attraverso gli arti inferiori, scaricheremo la potenza sul kayak e soprattutto sul puntapiedi per riuscire a spostare più efficacemente in avanti l’imbarcazione. Le braccia applicano sul manico della pagaia una coppia di forze: un braccio tira e l’altro spinge; cercate però di sfruttare al massimo, grazie alla torsione del busto, i grandi e forti muscoli dorsali. I punti di contatti con il kayak, premicosce e puntapiedi, spingeranno avanti l’imbarcazione mantenendola piatta sull’acqua.




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