"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 16 gennaio 2012

LE ONDE (parte terza)

Le onde marine avvicinandosi alla costa sono soggette alle modificazioni dovute al fenomeno della rifrazione, della riflessione e della diffrazione.




La rifrazione.
L’onda risente del fondale marino che, a sua volta, risente dell’andamento della costa. Quando un fronte d’onda si avvicina ad una costa irregolare, la parte di onda che si trova sul fondale più basso si troverà rallentata, mentre sarà più veloce nella parte più alta. Questo determina una rotazione del fronte d’onda che tenderà ad allinearsi alla costa producendo una concentrazione di energia in corrispondenza dei promontori e delle sporgenze costiere, mentre nelle baie e nei golfi l’energia viene dissipata in un fronte più ampio e le onde che raggiungono la riva sono meno forti.




La riflessione.
Il flusso è perpendicolare all’onda, il riflusso, invece, è perpendicolare alla riva, quindi quando l’onda arriva obliqua con una certa inclinazione lungo la costa, il flutto di ritorno (denominato risacca) si muoverà dalla riva verso il mare con un angolo di 90°. La singola particella d’acqua, nel processo di flusso e riflusso, si troverà a percorrere una traiettoria a dente di sega. Un caso particolare di questo fenomeno è quando l’onda arriva perpendicolare al riva: l’onda riflessa, avendo lo stesso angolo di inclinazione ma direzione opposta, determina il fenomeno onda stazionaria.




La diffrazione.
Si verifica nel momento in cui l’onda incontra un ostacolo, ad esempio uno scoglio. L’onda si propaga dietro di esso e devia dalla direzione di propagazione rettilinea, sparpagliandosi in direzioni diverse, causando un moto ondoso anche nelle zone d’ombra.



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