"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 10 ottobre 2011

I POPOLI DEI GHIACCI DEL GRANDE NORD (10)



Gli Inuit, cioè “uomini”, sono custodi di una cultura materiale che da sempre è basata sull’ingegnoso utilizzo dei pochissimi materiali a disposizione; l’Artico è notoriamente privo di legname, a eccezione di quello portato dalle correnti del mare e l’unico metallo lavorabile, il rame, si trova soltanto nella parte centrale dell’Artico canadese: in passato veniva scarsamente usato, perché il processo di fusione non era ancora conosciuto.




Era invece diffusa la steatite o pietra ollare, facile da lavorare, con la quale veniva fabbricato il kudlik, la lampada ad olio che, alimentata con grasso di balena o di altri animali, serviva non solo per illuminare, ma anche per riscaldare l’abitazione; come lucignolo veniva usato il muschio disseccato.




Era comune considerare donna di grande valore colei che anche nelle ore di riposo non lasciava spegnere la lampada, svegliandosi più volte per mantenere la temperatura dell’abitazione sempre confortevole.


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