"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 19 settembre 2011

LO SVASSO COLLOROSSO, IL TIMIDO TUFFATORE


Appartiene all’ordine Podicipediformes, famiglia Podicipedidae, eleganti uccelli acquatici conosciuti con il nome di svassi. Il suo nome scientifico è Podiceps griseigena. Il nome italiano fa riferimento all’intenso colore del collo nel periodo riproduttivo. In inverno invece il collo è grigio, più che in tutti gli altri svassi, con due esili linee rossastre ai lati. In questa stagione, il nero della testa scende fin sotto l’occhio e il becco ha la base di colore giallo. Ha una taglia intermedia tra lo Svasso maggiore e lo Svasso piccolo, con una lunghezza totale tra i 40 e i 45 cm. In volo ha un aspetto pesante, con il collo allungato tenuto in posizione più bassa rispetto al corpo; sull’ala aperta sono visibili due strisce bianche, una piuttosto larga sulla parte posteriore e una sottile su quella anteriore.




Nidifica nell’entroterra su piccoli specchi d’acqua, spesso non più profondi di un metro e mezzo e ricchi di vegetazione e di invertebrati, usati come principale risorsa alimentare. Difficile da osservare, si tuffa con un buffo saltello sull’acqua, senza sollevare alcuno spruzzo. Lo Svasso collorosso effettua complete parate nuziali, in cui il maschio e la femmina si fronteggiano con le penne della testa e del collo completamente erette.




In Europa nidifica con continuità nelle pianure della parte orientale e nord orientale, dalla Finlandia alla Romania. Migra da solo o in piccoli gruppi. In inverno si sposta sulle coste marine baltiche e atlantiche, pochi raggiungono il Mediterraneo o i grandi laghi dell’interno. In Lombardia si trova soltanto sui laghi prealpini ed una specie protetta (il contingente svernante è di poche decine di individui).



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