"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 23 maggio 2011

L’AIRONE BIANCO MAGGIORE, UN NUOVO OSPITE IN PALUDE



E’ un airone di grandi dimensioni appartenente all’ordine Ciconiiformes, famiglia Ardeidae. Il suo nome scientifico è Egretta Alba. Ha piumaggio interamente bianco candido, collo lungo e zampe lunghe e nere. Il becco è nero con base gialla in primavera, completamente giallo durante il resto dell’anno. In periodo riproduttivo ha penne ornamentali sul petto e sul dorso, le “aigrettes”, più lunghe di quelle di Garzetta. Se ne distingue per il colore del becco e delle zampe, oltre che per le dimensioni (apertura alare di 150 cm contro meno di 100). Vola con il collo retratto a “S” ma, da posato, ha portamento più eretto degli altri aironi.




L’habitat riproduttivo è costituito da zone umide di grande estensione, anche salmastre. Nidifica in colonie con nidi collocati tra le canne. Per l’alimentazione, costituita da pesci e insetti acquatici, utilizza zone aperte con acqua poco profonda. In inverno si osserva anche in ambienti agricoli di pianura con campi arati e rogge. A seconda del tipo di preda utilizza varie tecniche di caccia, tra le quali: caccia da “fermo”, camminando, caccia “in volo con tuffo in piedi”.




Si riproduce nelle vaste zone umide di tutta l’Europa sud orientale. L’areale riproduttivo è attualmente in espansione e recentemente si sono verificate riproduzioni in vari paesi dell’Europa occidentale, Italia compresa. Nel nostro Paese e in Lombardia, è svernante regolare, più abbondante nel Delta del Po e nelle regioni lagunari dell’alto Adriatico. La specie ha cominciato a nidificare recentemente anche in Italia, dove si contano attualmente qualche decina di coppie (in continua crescita) di cui diverse in Lombardia. Nella regione il numero dei soggetti svernanti supera il centinaio solo nelle paludi del mantovano. Grazie a questa recente colonizzazione, in una garzaia del pavese è stata accertata la contemporanea riproduzione di tutte le specie europee di aironi.


.

Nessun commento:

Posta un commento