"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 6 settembre 2010

LIBRI - VISTA LARIO



Le voci sono diverse per idee, stile e tono, eppure nell'insieme danno vita a un'unica e intensa sinfonia, che sa raccontare il carattere più intimo e nascosto di un luogo. Non un luogo qualsiasi, ma il rifugio e l'approdo di tanti spiriti malinconici e romantici, che hanno trovato fra le sponde del Lago di Como quel buen retiro ideale per ripararsi dal rumore del quotidiano. Certo, scrivere un libro sul Lago di Como non è impresa semplice. La storia ti guarda fisso negli occhi, mentre rischi di "acquerellare paesaggi destinati a finire inevitabilmente tra le buone cose di pessimo gusto" come raccontano gli autori di Vista Lario – Il Lago di Como raccontato da… . Un rischio che Michele Mauri e Andrea Dusio hanno saputo evitare, progettando un'opera editoriale corale e polifonica, che permettesse al lettore di addentrarsi fra le stanze di un paesaggio e di imparare a conoscerlo, attraverso le voci dei suoi molti inquilini. Già dal titolo - dal suono vagamente "cinematografico" - possiamo cogliere gli intenti del libro. Come ci racconta Mauri, infatti, il fine era quello di "restituire al lettore i punti di vista dei protagonisti coinvolti. Ciascuno osserva e commenta il Lario secondo le proprie sensibilità, inclinazioni, categorie di analisi". E in questa orchestra colorata da mille suoni, si sente il canto di chi sul Lario è nato e ha deciso di rimanerci, scegliendolo come punto d'osservazione. C'è quello di chi si è, invece, mosso da questi luoghi, per esplorare un'altra parte di mondo e infine quello di chi l'ha scelto come meta, dove riparare dopo tanto vagare. Con lo sfogliare delle pagine e con l'incalzare delle interviste realizzate da Dusio e Mauri, affiorano a poco a poco i confini - prima labili e sfumati, poi nitidi e definiti - di un paesaggio, che come un prisma riflette molte luci. C'è la Cernobbio di Marco Ambrosini, il presidente di Villa Erba e la Cernobbio di Jean-Marc Droulers, l'amministratore delegato di Villa d'Este. C'è Varenna raccontata dal suo massimo studioso Don Lauro Consonni, e la Varenna "degli scienziati", quella dove ogni anno - a Villa Monastero - si rifugia il gotha del mondo scientifico. C'è Bellano raccontata dall'attrice Maria Amelia Monti, dallo scrittore Andrea Vitali e dal pittore Velasco Vitali. C'è Bellagio, dove lo chef Ettore Bocchia, guru della cucina molecolare, accoglie i suoi ospiti fra le stanze affrescate dell'Hotel Villa Serbelloni. A proiettare luci e ombre della vita di un piccolo paese come Mezzegra è, invece, Davide Bernasconi, meglio noto come Davide Van De Sfroos, "ultimo aedo del Lario" che ha scelto il dialetto laghée per tramandare ai posteri "storie di paese, di disperati, di contrabbando". L'eleganza distinta e defilata di Blevio trova corrispondenza nei ricordi malinconici di una sua insigne ospite. Qui, a Villa Cademartori, Milva e il compagno di un tempo trovavano rifugio dalla confusione di un'esistenza eccitante e traboccante di vita. Così accompagnati dalle splendide fotografie del volume - fornite dall'Agenzia Sole di Vetro - indugiamo sulle sponde di Blevio. E, chiudendo gli occhi per un poco, sembra quasi di veder comparire "la Rossa più famosa d'Italia": studia Brecht e pensa alla sua darsena, lì sotto alla villa, a pochi metri dal suo studio, e a due passi dal suo cuore.
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TITOLO: Vista Lario – Il Lago di Como raccontato da…
AUTORE: Andrea Dusio e Michele Mauri
EDITORE: Bellavite
2007, EUR 35,00
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