"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 30 novembre 2009

IL PENDOLINO, UN TESSITORE LUNGO IL FIUME



Dal nostro kayak lo possiamo osservare mentre costruisce il suo elaborato nido sui salici del parco dell’Adda Nord. Appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Remizidae, uccelli di piccola taglia legati a boschi aperti, la cui dieta è prevalentemente insettivora. Costruiscono nidi molto particolari a forma di marsupio. Il suo nome scientifico è Remiz pendulinus.





Piccolo, lungo poco più di 10 cm.. Il maschio ha la testa e la nuca color grigio-chiaro e mascherina nera. La gola è biancastra. Anteriormente il dorso è castano chiaro. Parti inferiori da color grigio a crema. La femmina è simile al maschio ma ha una mascherina più ridotta e generalmente è più bruna. Abita in zone umide d’acqua dolce o salmastra; nidifica sulla vegetazione ripariale arborea in aree di pianura (soprattutto in saliceti entro i 200-300 m di quota). Si nutre prevalentemente di piccoli insetti e, in autunno e inverno, anche di semi.



In Lombardia nel periodo riproduttivo è più frequente nella pianura centro orientale, mentre in inverno è più diffuso, in quanto alle popolazioni locali si aggiungono contingenti provenienti da nord. Il Pendolino è una specie abbastanza selettiva nella scelta dell’habitat riproduttivo, per cui appare determinante per la sua conservazione il mantenimento della vegetazione ripariale ad alto fusto. Il nido ha una forma molto particolare: il Pendolino tesse infatti un piccolo sacchetto con ingresso laterale a tubo, che spesso pende da un ramo proteso sull’acqua.


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