"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

mercoledì 7 gennaio 2009

IL PIRO PIRO PICCOLO, IL BALLERINO DEL LAGO

Mentre pagaiamo lo vediamo che spaventato dal nostro kayak vola via radente sull’acqua.
Appartiene all’ordine Charadriiformes, famiglia Scolopacidae. Il suo nome scientifico è Actitis hypoleucos. E’ il più piccolo dei piro piro, di colore grigio-marrone, sottilmente striato di nero sul capo e sul collo, con una evidente fascia scura sul petto, che contrasta nettamente con il piumaggio bianco delle parti inferiori. Durante il volo, effettuato con piccoli e rapidi colpi d’ala, si notano la bianca barra alare e il groppone scuro. Buoni caratteri distintivi al suolo sono invece il copro e la coda relativamente lunghi (19-21 cm complessivamente), le zampe e il becco corti e l’abitudine di muovere rapidamente su e giù la parte posteriore del corpo.

Particolarmente adattabile, nidifica sai in ambiente mediterraneo sia nelle fredde steppe, dal livello del mare fino a 4000 m di altitudine. Legato alla presenza di acque, preferibilmente correnti e con sponde ciottolose, per costruire il nido necessita di una buona copertura vegetale, mentre in migrazione e per la ricerca degli insetti di cui principalmente si nutre, frequente anche sponde spoglie, sabbiose o fangose. E’ una specie solitaria e monogama, con territori ben definiti e difesi. In Italia è migratore, ma anche svernante e nidificante; frequenta diversi corsi d’acqua e laghi lombardi (è facile vederlo sul lago di Garlate).

Una curiosità sul piro piro piccolo: i pulcini, per sfuggire ai predatori, di solito restano nascosti e immobili, ma se, costretti, fuggono, correndo o nuotando, per alcuni tratti addirittura sott’acqua!

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