"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

martedì 9 dicembre 2008

L’USIGNOLO DI FIUME, L’IMPRONTA VOCALE DEL CANNETO

Il suo canto melodioso ci fa compagnia durante le nostre uscite in kayak primaverili sul lago di Garlate. Appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Sylviidae, uccelli in genere di piccola taglia che si nutrono prevalentemente di insetti. Il suo nome scientifico è Cettia cetti. E’ un uccello di piccola taglia, lungo meno di 14 cm. Le parti superiori sono color nocciola, senza striature; inferiormente è biancastro in modo uniforme. Ha una evidente striscia oculare bianca. La coda è larga e arrotondata. Il becco è sottile e appuntito, le zampe chiare. Molto schivo, è più facile da sentire che da vedere. Ha un canto articolato (simile a quello dell’Usignolo) in cui la prima frase è diversa e distinguibile per ogni maschio.


Vive in habitat con vegetazione bassa, solitamente vicino ai corsi d’acqua, laghi, canali, fossati, paludi, canneti. Nidifica tra il livello del mare e i 1000 m., più comunemente al di sotto dei 500 m. di quota, soprattutto nel nord del suo areale. Il nido viene costruito nella vegetazione ad un’altezza dal suolo non superiore al metro. La dieta è costituita da insetti ma altri invertebrati possono contribuire a integrarla. I semi rappresentano un alimento importante nel corso dell’inverno. E’ principalmente sedentario e in Lombardia è ampiamente diffuso in tutta l’area planiziale. La dinamica di popolazione di questa specie residente è fortemente influenzata dall’andamento climatico invernale: in alcuni casi infatti, in Lombardia sono stati registrati decrementi anche del 75%.

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