"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

giovedì 4 dicembre 2008

IL LAGO DI MONTORFANO

E’ il più piccolo dei laghi della Brianza, la cui origine è dovuta all’escavazione glaciale di una conca successivamente sbarrata dal materiale morenico abbandonato dal ghiacciaio al suo ritiro, nelle fasi finali dell’ultima glaciazione Pleistocenica (circa 15.000 anni fa). Il lago non ha immissari, ma viene alimentato prevalentemente da sorgenti dovute all’affioramento della falda e da qualche modesto ruscello stagionale che scende dalle alture circostanti. L’emissario, il Rivo del Molino, si getta nella Roggia Lubiana, affluente secondario del Seveso. A differenza degli altri bacini della Brianza, la qualità delle acque si è mantenuta relativamente buona, tanto che questo lago è considerato uno dei più puliti della Lombardia.

Lo specchio d’acqua e la zona circostante sono caratterizzati da una serie di ambienti naturali, popolati da una ricca varietà di animali e vegetali. La fauna ittica comprende specie di notevole interesse come, il luccio, il pesce persico, la tinca, la carpa, l’anguilla e il raro ghiozzo, recentemente segnalato per la prima volta. La vegetazione acquatica è tipicamente costituita da piante completamente sommerse – come il millefoglie d’acqua e la naiade marina – e da piante con foglie galleggianti, tra cui le ninfee, particolarmente suggestive con i loro fiori bianchi estivi, e le castagne d’acqua, dal caratteristico frutto spinoso. Un fitto canneto, con canne di palude e tife, circonda quasi completamente il lago e costituisce un rifugio per molti uccelli, sia stanziali che migratori come il germano reale, la gallinella d’acqua, il tarabusino, la cannaiola, il martin pescatore. Nelle zone paludose, tra le canne, sono state segnalate inoltre la rara tartaruga di palude e varie specie di anfibi. Una fascia boscosa, formata in prevalenza da ontani, castagni, betulle e robinie, cinge a sud-ovest la conca lacustre, creando una suggestiva cornice allo specchio d’acqua.

Alcune curiosità sul lago di Montorfano.
- Secondo una leggenda, il lago di Montorfano si sarebbe originato dalle lacrime del piccolo monte Orfano che piangeva perché, dopo la formazione della catena alpina, si era trovato abbandonato, lontano dagli altri monti lariani. Nel bacino d’acqua così formato, l’infelice altura, specchiandosi, poteva vedere un altro monte simile a sé, sentendosi finalmente meno sola.
- Per proteggere i delicati equilibri di un ambiente ancora così ben conservato, nel 1984 è stata istituita la Riserva Naturale del Lago di Montorfano.

Il lago di Montorfano in cifre.
Altitudine media: 396,6 m. slm
Superficie: 0,459 kmq.
Perimetro: 2,67 km.
Profondità media: 4,15 m.
Profondità massima: 6,75 m.
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