"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 7 aprile 2008

L’ABBIGLIAMENTO TECNICO DEL KAYAKER MARINO

Ogni disciplina sportiva prevede un abbigliamento tecnico specifico che aiuti a rendere l’attività sicura e confortevole. Nel kayak esso diventa parte di noi: più si adatterà alle nostre esigenze, migliore sarà il nostro rapporto con l’acqua. Scegliere che cosa indossare dipende da diversi fattori. Ecco i principali:

NORME DI SICUREZZA: abbigliamento e attrezzatura devono in primo luogo rispettare le norme di sicurezza
CONDIZIONI CLIMATICHE: la termicità degli indumenti va sempre scelta in relazione alla temperatura dell’aria, alla forza del vento ed alla temperatura dell'acqua.
TEMPERATURA DELL’ACQUA: quando la temperatura dell’acqua è fredda, è necessario un abbigliamento pesante anche in una giornata calda e soleggiata.
DURATA PRESUNTA DELLA NAVIGAZIONE: più l’escursione è lunga, più è necessario proteggersi dal freddo, anche durante le soste tecniche.

Vediamo ora quale dovrebbe essere l’abbigliamento minimo di un kayaker marino.

CALZATURE: devono essere più o meno pesanti a seconda dell’escursione che si deve fare ma anche in base alla temperatura dell’aria e dell’acqua. Si può scegliere tra semplici calzari in neoprene oppure scarpette (basse oppure alte sopra la caviglia) sempre in neoprene ma con una buona suola antiscivolo che garantisca protezione al piede quando si devono effettuare imbarchi, sbarchi, trasbordi o camminare su scogliere e spiagge sassose. In caso di freddo intenso si possono indossare i calzari (o delle normali calze di lana) all’interno delle scarpette in neoprene.

MUTA: per riparare dal freddo gli arti inferiori e il busto, l’indumento più comunemente utilizzato è la muta a salopette in neoprene da 2 o 3 mm, corta fino al ginocchio o lunga fino alle caviglie (quella lunga è chiamata long john) perché possiede un buon coefficiente termico. In alternativa alla muta si trovano in commercio pantaloncini e magliette in neoprene di vario spessore. Nelle giornate calde si possono semplicemente indossare una maglietta in lycra o in polyamide (ottime quelle da surf della TRIBORD) e un costume da bagno.

STRATO TERMICO: per riscaldare il torace e le braccia, si può scegliere una vasta gamma di tessuti sintetici di vario peso, come la lycra o il polyamide (con la felpatura interna per le giornate più fredde). Le magliette in polyamide oltre a essere sottili e confortevoli si asciugano molto facilmente. E’ buona norma, quando si parte per lunghe escursioni, portare dentro i gavoni, una o più magliette di cambio.

GIACCA D’ACQUA: va indossata sopra lo strato termico, è un indumento molto importante in quanto, oltre a proteggere il tronco dagli spruzzi e dal vento, trattiene il calore generato dal corpo. La giacca d’acqua può essere in nylon più o meno pesante o in cordura. Si definisce normale quando collo e polsi presentano chiusure semplici, semistagna quando ai polsi è stata applicata una chiusura in lattice, e stagna quando il rinforzo del lattice è presente anche sul collo. Alcune giacche d’acqua sono fornite di cappuccio, molto utile in caso di pioggia o per tenere calda la testa. Attualmente le giacche d’acqua stagne e semistagne hanno il doppio tubo a livello addominale per garantire una maggiore impermeabilità. Per climi decisamente rigidi si può adottare una tuta stagna completa in materiale impermeabile con chiusure in lattice alla caviglie, polsi e al collo.

PARASPRUZZI: serve a chiudere ermeticamente il pozzetto del kayak. Di norma va indossato sempre, anche nei giorni più caldi. Possono essere in nylon o in neoprene. Accessorio indispensabile del paraspruzzi è la maniglia di sgancio, che serve ad aprirlo in caso di necessità. La maniglia deve essere comoda da afferrare anche nella posizione rovesciata del kayak, e chiaramente, rimanere all’esterno del pozzetto quando il paraspruzzi viene allacciato.

SALVAGENTE: non DEVE mai mancare, qualunque sia la situazione in cui si pagaia (mare, lago o fiume) in quanto oltre a garantire il galleggiamento in caso di bagno, offre una protezione contro il freddo. Esistono vari tipi di salvagente, da quello semplice a quello con imbracatura di salvamento e tasche portaoggetti dove riporre fischietto, coltello, cellulare e qualsiasi altra cosa che ci può servire in caso di necessità. Quando si acquista un salvagente è di fondamentale importanza verificare che il prodotto sia a norma di legge e che abbia al suo interno il marchio CE a garanzia di omologazione. Un altro requisito importante è la chiusura a livello addominale che, in caso di bagno, mantiene il salvagente in posizione evitando che scivoli verso l’alto.

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